Che cos'è l'acne e cosa fare per limitarla?

L'acne volgare è una malattia cronica della pelle ad evoluzione benigna caratterizzata da un processo infiammatorio del follicolo pilifero (che produce le cellule che andranno a formare il pelo) e della ghiandola sebacea annessa (che produce il sebo, ossia una miscela di diversi grassi che serve a lubrificare e proteggere la cute). Le zone più colpite dall'acne sono viso, spalle, dorso e petto.

Si tratta di un disturbo piuttosto comune: l'85% della popolazione mondiale compresa tra i 12 e i 25 anni sarebbe affetta da questo processo infiammatorio.



Come si presenta?



L'acne si presenta sotto tre forme ben definite:

  • Aumentata untuosità della pelle, detta seborrea

  • Il cosiddetto “punto nero”, ovvero una formazione giallastra o nerastra che si sviluppa sulla superficie della pelle (scientificamente il suo nome è comedone)

  • I brufoli o foruncoli, ossia pustole infiammate e piene di pus

Queste tre forme possono essere definite come le tre fasi dell'acne: la pelle seborroica produce sebo in eccesso; questo invade il follicolo pilifero che, perciò, si infiamma dando origine ai punti neri. Se in questi proliferano dei batteri (come il Propionibacterium acnes) si assiste alla comparsa dei brufoli.



Cause



Le cause dell'acne sono molteplici e non ancora del tutto chiare: una componente importante è costituita dalla genetica poiché l'acne ha una componente familiare; tuttavia, è certo che un ruolo molto importante sia svolto dagli ormoni. Sono gli ormoni, infatti, che regolano il funzionamento delle ghiandole sebacee. Inoltre un gruppo particolare di essi, gli androgeni, è responsabile anche della cosiddetta "ipercheratinizzazione", ovvero l’aumento delle cellule cornee (lo strato più esterno della cute) che, insieme al sebo, ostruiscono i follicoli piliferi portando alla formazione dei comedoni e dei brufoli. Ecco il motivo per cui l'acne ha una frequenza maggiore negli adolescenti.

Esistono, tuttavia, anche altre cause:

  • Reazioni allergiche ad alcuni cosmetici, per cui si parla di acne cosmetica

  • Eccessiva esposizione al sole (acne di Maiorca)

  • Rosacea, un'alterazione patologica della cute che si manifesta con eritemi ed acne



Cosa fare e cosa non fare per combattere o prevenire l'acne



A seconda di come ci comportiamo con la nostra pelle, possiamo limitare o accrescere lo sviluppo dell'acne.

Ecco cosa NON fare con l'acne:

  • Schiacciare punti neri o brufoli: può diffondere l'infiammazione e lasciare cicatrici

  • Esporsi al sole: è opinione diffusa che il sole “asciughi” i brufoli; per quanto sia vero che il sole porti inizialmente sollievo, un'esposizione eccessiva potrebbe essere deleteria

  • Fattori che agevolano l'acne: fumo, stress, uso spropositato di cosmetici che non lasciano respirare la pelle sono fattori che aumentano il rischio di sviluppare l'acne

D'altro canto, è possibile prevenire e limitare lo sviluppo di questa infiammazione. Ecco come:

  • Alimentazione: sebbene non esistano alimenti che fanno insorgere l'acne, una dieta sana e bilanciata aiuta a prevenirla

  • Detergere la pelle: utilizzare prodotti che permettono di tenere la pelle pulita aiuta ad evitare l'accumulo di sebo

  • Idratare: anche una pelle seborraica ha bisogno di idratarsi

  • Scrub: utilizzare formulazioni contenenti microgranuli e che quindi detergano, idratino e contrastino l’ipercheratinizzazione può essere una vera manna.

L'acne non è un'infezione della pelle, perciò non è contagiosa. Tuttavia, essa può evolvere in gradi di intensità diversi, da leggera a molto grave, comportando anche grandi disagi. Il consiglio è di chiedere aiuto al farmacista, che saprà consigliare come combatterla nei casi meno acuti, ma di rivolgersi al medico qualora appaia troppo aggressiva.