Cos'è la sindrome dell'intestino irritabile?
La sindrome dell'intestino irritabile è un disordine della funzione intestinale caratterizzato da dolore addominale in relazione a cambiamenti del canale intestinale in senso stitico o diarroico (talvolta vi può essere alternanza) e con segni di alterata defecazione e meteorismo.
La sindrome va differenziata dalle cosiddette malattie infiammatorie intestinali (come ad esempio il morbo di Crohn). Infatti, mentre in queste ultime è presente un'alterazione dell'anatomia intestinale, nel colon irritabile l'aspetto dell'intestino è normale.
La sindrome dell'intestino irritabile colpisce circa il 20% della popolazione mondiale.
Sintomi
I sintomi della sindrome da intestino irritabile sono piuttosto riconoscibili, anche se potrebbero venire confusi con altre patologie. Essi comprendono:
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Fastidio o dolore addominale: di solito migliora dopo l'evacuazione
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Anomala frequenza di evacuazioni: 3 o più volte al giorno durante i periodi diarroici; 3 volte o meno a settimana durante i periodi di stipsi
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Stipsi
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Meteorismo
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Diarrea
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Debolezza e affaticamento: riscontrato in almeno il 60% dei pazienti
Più rari sono:
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Emicrania
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Ansia e depressione
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Cistite
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Fibromialgia
L'andamento è cronico e nel corso degli anni le riacutizzazioni dei sintomi coincidono solitamente con eventi stressanti dal punto di vista fisico o psichico.
Cause
L'eziologia dell'intestino irritabile è ancora in gran parte sconosciuta. Gli scienziati sono comunque d'accordo nel ritenere che le cause scatenanti siano molteplici. Tra le cause più certe dell'insorgere della sindrome possiamo annoverare:
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Stress, ansia e depressione: possono influire negativamente sulla salute dell’intestino aumentandone la motilità e la sensibilità
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Alimentazione: fagioli, broccoli, cavoli, cipolle e uva passa provocano gonfiore e produzione di gas e mettono a dura prova un intestino facilmente irritabile. I cibi fritti o troppo grassi, invece, rendono difficile la digestione
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Ormoni: è stato riscontrato un aumento dei casi di intestino irritabile nelle donne durante il ciclo mestruale. Durante le mestruazioni, infatti, c’è un calo del livello degli estrogeni che è alla base di un processo infiammatorio che riguarda anche l’intestino
Esclusione di altre malattie
Come detto, i sintomi del colon irritabile si sovrappongono a quelli di altre patologie. Esistono, perciò, dei cosiddetti sintomi “di allarme” che, qualora sopravvenissero, richiedono diagnosi più approfondite:
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Insorgenza dopo i 50 anni di età
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Dimagrimento inspiegabile
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Anemia
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Febbre
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Sangue nelle feci
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Dolore che non migliora dopo l'evacuazione
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Rimedi
Una volta assodato che il problema è da ascrivere all'intestino irritabile e non ad altre patologie, sarà possibile trattare la sindrome attraverso alcuni accorgimenti:
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Educazione alimentare: imparare a riconoscere i cibi che provocano gonfiore o meteorismo e ad evitarli
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Idratazione: bere almeno 2 litri di acqua al giorno per permettere all'intestino di evacuare più facilmente
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Attività fisica
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Tecniche di rilassamento
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Integratori, lassativi o procinetici: che aiutino a combattere la stipsi
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Pro-biotici e antiinfiammatori intestinali: utili contro la diarrea
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Farmaci antispastici (o anticolinergici): questa classe di farmaci viene utilizzata per alleviare i dolori e gli spasmi intestinali
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Antidepressivi: se la causa viene rintracciata nell'ansia o la depressione
La sindrome del colon irritabile può essere davvero invalidante. Tuttavia è risolvibile: chiedi aiuto al tuo medico e al tuo farmacista!