Sintomi e terapia della dismenorrea
Le mestruazioni dolorose, conosciute in campo medico come dismenorree, sono alterazioni mestruali accompagnate da disturbi generali o locali e da dolori. Approssimativamente, esse affliggono circa l'80% delle donne in età fertile. Nei casi più gravi (riscontrati nel 30% dei casi) esse potrebbero addirittura impedire le normali attività quotidiane.
Sintomi
I sintomi più comuni della dismenorrea coinvolgono tanto il fisico quanto la psiche. Possono essere così elencati:
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Fitte dolorose: soprattutto all'addome e alla regione pelvica
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Mal di schiena
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Lombalgia
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Tensione mammaria
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Capogiri
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Nausea
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Diarrea
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Nervosismo
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Sbalzi d'umore
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Stanchezza
Cause
Prima di affrontare le cause dei dolori mestruali è bene distinguere tra dismenorrea primaria (detta anche intrinseca, essenziale o idiopatica) e dismenorrea secondaria.
Le cause della dismenorrea primaria non sono ancora del tutto chiare. Essa si presenta solitamente 6-12 mesi dopo la prima mestruazione (menarca) e ha la sua massima frequenza intorno ai 16-17 anni. Secondo alcune ricerche, le cause di questa condizione potrebbero essere le seguenti:
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Iperattività uterina: è stato dimostrato che la pressione all’interno dell'utero durante le mestruazioni aumenta nelle donne che soffrono di dismenorrea rispetto a quelle che non ne soffrono
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Prostaglandine: sono degli acidi grassi insaturi in grado di causare un'ampia gamma di azioni sulla muscolatura liscia (cioè non soggetta al controllo della volontà, come quella della parete uterina). È stato dimostrato che nel sangue mestruale delle donne che soffrono di dismenorrea sono presenti quantità più elevate di prostaglandine
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Leucotrieni: sono delle sostanze prodotte dall’organismo che agiscono come mediatori della reazione infiammatoria. Sono prodotti dall’endometrio (la mucosa che riveste l’interno della cavità uterina) e agiscono sul miometrio (la parete muscolare dell’utero) causandone la contrattura
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Vasopressina: è un ormone prodotto dall'ipofisi che agisce come vasocostrittore; possiede inoltre la capacità di stimolare contrazioni uterine sull'utero non gravido
Le cause della dismenorrea secondaria sono, invece, molto più chiare e derivano tutte da anomalie o alterazioni fisiche:
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Endometriosi: presenza anomala di endometrio (il tessuto che riveste la parete interna dell'utero) in organi diversi dall'utero
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Stenosi della cervice uterina: comporta la chiusura parziale o totale della cervice (il canale che collega la vagina al corpo principale dell’utero)
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Adenomiosi: dovuta alla presenza di endometrio nella parete muscolare dell’utero (miometrio)
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Neoplasie uterine
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Malattia infiammatoria pelvica
Rimedi
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Inibitori delle prostaglandine e antidolorifici
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Estroprogestinici orali (pillola): sopprimono l'ovulazione
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Alimentazione e integratori: assumere quantità superiori di magnesio e Vitamina B1 circa 7 giorni prima delle mestruazioni riduce il rischio di dismenorrea
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Terapia specifica: la terapia specifica riguarda esclusivamente la dismenorrea secondaria. Questa terapia può anche prevedere l'intervento chirurgico
Altri rimedi più “casalinghi” potrebbero essere:
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Rilassarsi: per rilassare i muscoli ed evitare ulteriori contrazioni
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Praticare attività fisica
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Tisane: soprattutto camomilla, melissa, finocchio e zenzero
Il tuo farmacista di fiducia potrà facilmente aiutarti a scegliere gli antidolorifici, le tisane e gli integratori più adatti per combattere la dismenorrea. Se i dolori dovessero essere troppo intensi, potrebbe essere utile una visita ginecologica.