Cosa fare quando si ha la febbre

La febbre (in linguaggio medico piressia) è un segno clinico, non una malattia. Si definisce come uno stato patologico temporaneo che comporta un'alterazione del sistema di termoregolazione e un conseguente aumento della temperatura corporea al di sopra di 36,8 gradi Celsius. Si distingue dall'ipertermia che invece è uno stato dovuto a fattori esogeni e che comporta l'aumento della temperatura corporea senza variazione della attività di termoregolazione. La febbre può essere indotta da numerosi processi patologici innescati da stimoli endogeni o esogeni.

La febbre è una naturale reazione del nostro corpo: in sostanza, la febbre è innescata dal nostro cervello che aumenta la temperatura dell'organismo per accelerare il metabolismo e potenziare l'azione del sistema immunitario.



Sintomi



Bisogna ricordare che la febbre è un sintomo essa stessa. Perciò, ai sintomi tipici di questo segno clinico, bisognerà affiancare quelli della malattia di cui la febbre è sintomo. Tra i segnali “esclusivi” della febbre abbiamo:

  • Brividi: soprattutto nella fase iniziale

  • Malessere generale

  • Mal di testa: soprattutto quando la temperatura supera i 37,5 gradi

  • Tachicardia

  • Sensazione di calore

  • Inappetenza

  • Nausea

  • Oliguria: difficoltà alla minzione

  • Dolori muscolari e articolari

  • Sudorazione



Fasi dello stato febbrile



I sintomi appena descritti rispecchiano le tre fasi della febbre:

  • Fase prodromica: coincide con l’inizio del processo febbrile e l’innalzamento della temperatura. È in questa fase che, a causa della vasocostrizione stimolata dall’ipotalamo, si hanno i brividi

  • Acme febbrile: detta fastigio. È la fase in cui si hanno i sintomi più tipici

  • Defervescenza: i valori della temperatura tornano alla normalità, e l’organismo attiva una serie di meccanismi atti ad abbassare nuovamente la temperatura



Come abbassare la febbre



Nonostante si tratti di un meccanismo di difesa fisiologico, è opportuno che la febbre venga monitorata con attenzione per scongiurare eventuali complicanze. Lo strumento più adatto alla misurazione della febbre è, come tutti sapranno, il termometro. Per tenere la febbre ad una temperatura ragionevole (possibilmente non oltre i 39 gradi) potrebbe essere utile:

  • Restare a riposo

  • Seguire un'alimentazione leggere, “in bianco”

  • Bere molto

  • Applicare impacchi di acqua fredda sulla fronte

  • Farmaci antipiretici: i FANS, farmaci antinfiammatori non steroidei

È opportuno ricordare che i rimedi appena descritti non hanno alcun effetto nei confronti della patologia che sta alla base della piressia. Altra cosa molto importante da ricordare è quella di non utilizzare mai gli antibiotici, a meno che non vi sia una conclamata infezione batterica.

Un consulto medico è poi indicato qualora sopravvenissero altri sintomi come dolore toracico, difficoltà respiratorie gravi e sangue o muco nelle feci.

Chiedi anche al tuo farmacista un consiglio su come abbassare la temperatura durante lo stato febbrile.