Cosa sono le ragadi anali. Cura e prevenzione

La ragade anale è un'ulcerazione lineare o fissurazione della mucosa che riveste l'ano. Le ragadi anali sono molto comuni nei bambini piccoli, ma possono colpire persone di qualsiasi età. La maggior parte delle ragadi migliora con semplici trattamenti. Alcune persone possono invece aver bisogno di farmaci e, raramente, di un intervento chirurgico.

Il più delle volte però l'ulcerazione è tanto piccola da risultare irriconoscibile ad occhio nudo. Mano a mano che la malattia cronicizza i bordi della lesione si fanno più irregolari ed evidenti.



Sintomi delle ragadi



I sintomi delle ragadi anali includono:

  • Dolore durante l'evacuazione delle feci: talvolta anche molto forte

  • Dolore dopo l'evacuazione delle feci: può durare fino a diverse ore

  • Prurito o irritazione attorno all'ano

  • Presenza di sangue rosso vivo nelle feci o sulla carta igienica dopo l'evacuazione

  • Lacerazione della pelle attorno all'ano

  • Presenza di una piccola appendice di pelle in prossimità della ragade



Cause delle ragadi anali



Le cause delle ragadi possono essere distinte in più comuni e meno comuni.

Tra le più comuni troviamo:

  • Feci dure e voluminose

  • Stitichezza: accompagnata da eccessivo sforzo durante l'evacuazione

  • Diarrea cronica

  • Infiammazione dell'area anorettale: può essere causata da una malattia infiammatoria intestinale, come ad esempio il morbo di Chron

  • Parto



Prevenzione e rimedi contro le ragadi anali



La prevenzione delle ragadi si avvale di due principi: una dieta equilibrata e una vita sana. Nel dettaglio:

  • Aggiungere fibre nella propria alimentazione: mangiare circa 25-30 grammi di fibre al giorno può aiutare a mantenere le feci morbide e favorire la guarigione. Si possono prendere anche integratori a base di fibre. Attenzione poiché l'aumento improvviso dell'introduzione di fibre nella dieta può causare gonfiore e gas, per evitarlo è consigliabile aumentare l'assunzione gradualmente

  • Praticare un esercizio fisico regolare: almeno per 30 minuti al giorno. Può regolarizzare i movimenti intestinali e aumentare il flusso di sangue in tutte le parti del corpo, favorendo la guarigione della ragade anale

Tra i rimedi contro le ragadi troviamo:

  • Applicazione di unguenti a base di nitroglicerina a basse dosi: agiscono sulle fibre muscolari dello sfintere determinandone il rilassamento

  • Applicazione di creme anestetiche: come la lidocaina cloridrato (Xilocaina), utili per alleviare il dolore

  • Tossina botulinica di tipo A (botox): per paralizzare il muscolo dello sfintere anale ed evitare gli spasmi

  • Farmaci per la pressione sanguigna: aiutano a rilassare lo sfintere anale

  • Intervento chirurgico: sfinterotomia laterale interna, che comporta il taglio di una piccola porzione del muscolo dello sfintere anale per ridurre lo spasmo e il dolore e promuovere la guarigione

Prima di procedere con le cure, chiedi consiglio al tuo farmacista e al medico.